Il fenomeno dei furti di moto, come quelli di auto, è in crescente aumento e in continua evoluzione. Rispetto alla sottrazione di un’auto, il recupero di una moto rubata è, inoltre, ben più difficile e complesso.
La disoccupazione giovanile sempre crescente, la crisi economica, le tecniche criminali avanzatissime in fatto di furti, fanno sì che questo business si alimenti sempre di più. Le statistiche ci parlano di ben più di 55.000 moto sparite ogni anno, con una media di 6 ogni ora e solo il 30% di queste riescono ad essere ritrovate, ovvero solo poco più di 18.000.
Roma, Napoli e Milano sono le città più colpite dal fenomeno dei furti di moto e il modello più amato dai ladri è l’Honda SH, seguito da Liberty e Scarabeo.
Ma come avvengono questi furti?
Furti di moto: le Regioni italiane più colpite
Ci sono alcune Regioni d’Italia in cui i furti di moto sono più frequenti. Dati ufficiali inseriscono nella top 5 il Lazio, la Sicilia, la Campania, la Lombardia e la Toscana che da sole arrivano già al 72% dei furti di moto in Italia. Ecco i numeri dei furti dell’ultimo anno:
- Lazio: circa 10.000 furti
- Sicilia: 9.100 furti
- Campania: 8.600 furti
- Lombardia: 8.520 furti
- Toscana: 3.400 furti
In queste zone, le probabilità di ritornare in possesso del bene rubato sono inferiori alla media nazionale, tanto che ne tornano a casa 1 su 4. Il motivo è che a compiere i furti non sono malintenzionati improvvisati ma veri e propri professionisti che operano nel settore illecito dei pezzi di ricambio.
Come avvengono i furti di moto
Esistono davvero molti modi, purtroppo, per rubare una moto: da quelli più classici a quelli più all’avanguardia. Se un malintenzionato ha puntato proprio la tua, potrebbe trovare facilmente un metodo per portartela via.
Ecco quali sono i metodi più usati dai ladri:
- Caricarla di peso: è molto più facile rubare una moto che un’auto. Con la prima, infatti, basta un po’ di organizzazione tra malintenzionati che arrivano in gruppo, e magari con un camioncino che oscura la vista, per caricare di peso la moto e portarsela via. Pochi secondi e la tua moto sparisce!
- Centraline decodificate: come le quattroruote, anche le moto sono dotate di Immobilizer e anche queste ultime sono facilmente aggirabili con una nuova centralina senza codice e messe in moto senza problemi.
- Annullamento degli antifurti: anche gli eventuali antifurti installati possono essere facilmente aggirabili dai ladri più astuti e ben equipaggiati delle più recenti invenzioni. Possono, infatti, intercettare con apparecchiature apposite le onde radio degli antifurti o reperirne il codice, anche a distanza.
- Grimaldelli e strumenti simili: i ladri, comunque, non abbandonano mai la tradizione. Grimaldelli, chiavi e spadini sono sempre ottimi amici fidati e con quelli possono manomettere anche antifurti meccanici, almeno quelli più obsoleti, come i lucchetti a U e i bloccadisco.
- Azoto liquido: i malintenzionati più all’avanguardia, poi, utilizzano anche l’azoto liquido che, con la sua temperatura sotto i 195°, riesce ad indebolire le catene e farle rompere con un colpo di martello.
È molto importante, quindi, proteggere la propria moto il più possibile poiché più sarà sicuro e completo l’antifurto e più tempo dovrà perdere il ladro a rubarla, rinunciandoci per adocchiare una due ruote meno protetta. Tieni sempre la tua motocicletta sotto controllo e parcheggiala dove puoi sempre vederla.